Inaugurato a Cagliari il Mini Simposio sulla Fisica delle Alte Energie, evento di incontro e scambio tra i fisici che studiano i misteri dell’universo.
Dalla fisica delle particelle elementari, alla materia oscura, passando per i raggi cosmici, la fisica applicata e le attività di divulgazione scientifica: questi i temi trattati durante il primo Simposio sulla Fisica delle Alte Energie a Cagliari.
L’evento, organizzato dalla sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’Università di Cagliari, si è svolto Mercoledì 11 Dicembre 2019 alla Cittadella Universitaria di Monserrato e ha ospitato fisici e studenti della laurea magistrale in fisica.
L’incontro ha permesso ai fisici di confrontarsi sulle nuove sfide che la comunità scientifica intende affrontare per arrivare a una sempre maggiore e più completa comprensione dei misteri dell’universo.
L’evento è stato inaugurato con l’intervento della Professoressa Giovanna Puddu, vincitrice del premio Donna di Scienza e unica donna a ricoprire il ruolo di Ordinario in fisica all’Università di Cagliari.
A seguire, l’intervento dei dottorandi in fisica delle alte energie ha preceduto le relazioni dei ricercatori cagliaritani.
Fisica e progresso tecnologico
La curiosità verso la comprensione dei fenomeni fisici ha da sempre portato i ricercatori a trovare un connubio perfetto tra conoscenza e tecnologia. I grandi laboratori scientifici come il CERN di Ginevra sono un esempio perfetto di come ricerca e sviluppo tecnologico si intreccino per migliorare il sapere scientifico dell’uomo.
I ricercatori cagliaritani hanno mostrato proprio come nell’ambito delle ricerche condotte al CERN sia possibile sviluppare nuovi modelli teorici e i nuovi esperimenti per lo studio delle proprietà fondamentali della materia. Non solo, i fisici hanno anche mostrato come il progresso nel campo dell’elettronica sia fondamentale per raggiungere dei nuovi risultati in questo campo.
Se da un lato il CERN di Ginevra e i suoi esperimenti ALICE e LHC giocano un ruolo fondamentale in tal senso (e coinvolgano quasi tutti i ricercatori della sezione INFN di Cagliari), dall’altro il Simposio ha messo in evidenza come la Sardegna stia assumendo un ruolo sempre più centrale nella fisica delle alte energie e di frontiera. Il progetto ARIA e la sua colonna di distillazione dell’Argon per l’esperimento DarkSide ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso e i nuovi esperimenti per la scoperta delle onde gravitazionali costituiscono un valido esempio del valore della ricerca scientifica in Sardenga.
Il valore universale della ricerca scientifica
Lo studio della fisica fondamentale non è mai fine a sé stesso. Dalla modellizzazione teorica dei fenomeni alla costruzione dei grandi esperimenti, la fisica offre un gran numero di applicazioni pratiche utili per la società. Questo concetto è emerso chiaramente durante il Simposio, nel quale sono state presentate le attività di ricerca nel campo della fisica medica e della fisica applicata ai beni culturali svolte in Sardegna. PET, risonanza magnetica, cure innovative in ambito oncologico sono solo alcuni degli esempi in cui la fisica nucleare gioca un ruolo fondamentale per il miglioramento della salute dell’uomo.
Dal laboratorio alla piazza: la fisica è per tutti
I ricercatori INFN e universitari sono da sempre molto attivi nel campo della divulgazione scientifica e il Simposio ha rappresentato un momento di confronto anche su questi temi.
Il numero di attività scientifiche per il grande pubblico è cresciuto notevolmente negli ultimi anni sia in Sardegna che nel resto d’Europa, a dimostrazione del crescente interesse da parte dei cittadini verso la scienza e la fisica in particolare.
La sezione di Cagliari dell’INFN e i fisici dell’università sono coinvolti attivamente in tali manifestazioni e danno un contributo fondamentale per la loro realizzazione: è il caso della Notte Europea dei Ricercatori o dei laboratori per le scuole, come ad esempio RadioLab.
La cosiddetta “terza missione” è diventata parte fondamentale della vita di un ricercatore e rafforza il ruolo sociale che la scienza ha nella società e nella diffusione della cultura scientifica, contribuendo così alla crescita culturale della comunità.
In basso, alcune foto del Simposio con gli interventi dei dottorandi e ricercatori.