NUOVE POSIZIONI SU PROGETTI PNRR

Sono 203 le nuove posizione bandite a concorso dall’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per giovani laureati e laureate, e diplomati e diplomate, da reclutare in tutta Italia sui progetti di scienza di frontiera e a forte vocazione tecnologica finanziati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), di cui oltre il 40% al Sud.

Per maggiori informazioni consultare il seguente link

A Cagliari sono aperte le seguente posizioni:

Concorso tecnologo elettronica/ottica

Posti: 2

Bando: GE/T3/25104/PNRR

Scadenza: 10-01-2023

Link Bando

Concorso tecnico meccanico

Posti: 1

Bando: PD/C6/25108/PNRR

Scadenza: 10-01-2023

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L’avventura del rivelatore POLAR, del progetto PolarquEEEst2022

Durazzo, 17 ottobre 2022

Prosegue l’avventura del rivelatore POLAR, del progetto PolarquEEEst2022, a bordo della nave scuola della Marina Italiana Amerigo Vespucci, per la misura del flusso di raggi cosmici. Sulla nave si avvicendano i ricercatori INFN delle sezioni coinvolte e del CREF. Attualmente è imbarcato Corrado Cicalò della sezione di Cagliari INFN. Il veliero è giunto ieri, domenica 16 ottobre, al porto di Durazzo in Albania, dopo esser salpato da Ancona mercoledì scorso e aver navigato per circa 350 miglia.

Durante la traversata il rivelatore istallato a bordo e basato su  otto contatori a scintillazione, ha acquisito dati in modo stabile ad una frequenza di circa 30Hz. Durante la tratta, la variazione di latitudine è stata di più di 2 gradi, che si aggiungono ai 2 gradi già percorsi nella tappa precedente, da Venezia.

Nel tratto costiero i dati sono stati trasmessi in tempo reale al CNAF di Bologna.

Durante le soste in porto, ad Ancona prima ed ora a Durazzo, la nave è stata visitata da un pubblico numerosissimo, al quale sono state descritte anche le attività di ricerca a bordo.

La nave sosterà nel porto albanese fino al 19 ottobre, giorno in cui salperà alla volta di Livorno.

È indetto un concorso per il conferimento di n. 25 borse di studio per le studentesse iscritte al corso di laurea magistrale in Fisica Sperimentale e Teorica delle Interazioni Fondamentali e in Fisica Applicata per l’anno accademico 2022/2023

Concorso per il conferimento di n. 25 borse di studio per studentesse
iscritte al corso di laurea magistrale in Fisica Sperimentale e Teorica delle Interazioni Fondamentali e in Fisica Applicata per l’anno accademico 2022/2023


https://wpress.ca.infn.it/wp-content/uploads/2022/10/Immagine-bando-25Borse-rotated.jpg

Nell’ambito del “Progetto più donne nella FISICA” per promuovere e sostenere le ragazze nello studio della Fisica, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
indice un concorso pubblico per soli titoli per il conferimento di n. 25 borse di studio per studentesse iscritte al corso di laurea magistrale in Fisica Sperimentale e Teorica delle Interazioni Fondamentali e in Fisica Applicata in possesso dei
seguenti requisiti:


• Iscrizione e immatricolazione per l’intero anno accademico 2022/2023 al primo anno di un corso di laurea magistrale in Fisica presso un’Università italiana.
• Laurea Triennale in Fisica conseguita entro il 31 dicembre 2022, con una votazione non inferiore a 100/110 e con una media ponderata di voti degli esami sostenuti non inferiore a 26/30 (la media ponderata è determinata moltiplicando il numero di crediti conseguiti in ciascun esame per il voto ottenuto, la somma dei prodotti ottenuta è divisa per la somma complessiva dei crediti conseguiti; sono esclusi dal calcolo gli esami superati ai quali non è attribuito un voto).



La durata della borsa di studio è di un anno eventualmente rinnovabile per un ulteriore anno. L’importo lordo della borsa è stabilito in €1.500,00 e verrà corrisposto nel primo mese di inizio della borsa di studio.
Le domande di partecipazione al concorso devono essere compilate e trasmesse all’INFN per via telematica tramite il sito internet https://reclutamento.dsi.infn.it entro e non oltre il 31 gennaio 2023 entro le ore 23:59:59

A Cagliari: GRAVITASFEST 17 e 18 Settembre al Centro Comunale di arte e Cultura “il Ghetto” Festival al confine tra fisica, filosofia, sociologia, arte e letteratura

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Il 17 settembre sarà inaugurato al centro comunale d’arte e cultura “Il Ghetto” di Cagliari la prima edizione del festival “GravitasFest”, realizzato dalla Sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).

“Oltre il senso comune”, è questo il tema della prima edizione di “GravitasFest”, un festival scientifico multidisciplinare che abbraccia temi come la fisica contemporanea, la filosofia e la storia della scienza, l’arte e la sociologia. Nei due giorni del festival, 17 e 18 settembre, la sala comunale d’arte e cultura “Il Ghetto”, in via Santa Croce 18 a Cagliari, sarà teatro di laboratori, tavole rotonde, spettacoli interattivi e mostre.

Organizzato e promosso dalla sezione di Cagliari dell’INFN, il “GravitasFest” chiude una serie di attività divulgative e didattiche dedicate a studenti e studentesse delle scuole secondarie di II grado svolte nell’anno scolastico 2021-2022. Le mostre, in particolare, sono state realizzate in collaborazione con gli studenti e le studentesse che hanno partecipato al progetto “Gravitas”, promosso dalla sezione di Cagliari dell’INFN in collaborazione con il Dipartimento di Fisica e il Piano Lauree Scientifiche Fisica dell’Università degli studi di Cagliari (Unica).

Il programma del festival è stato presentato in occasione di un evento il 7 settembre a Cagliari, al Bar Florio di Piazza San Domenico. Oltre alle mostre e i laboratori didattici, il ricco calendario delle due giornate prevede eventi e discussioni in tono informale e affascinante su buchi neri e onde gravitazionali, vita fuori dalla Terra, teletrasporto quantistico, materia ed energia oscura, rapporto tra scienza e filosofia e tra scienza e industria culturale, gravità quantistica, filosofia del digitale, nuove scienze storia della scienza e sua evoluzione nei secoli, e di molto altro ancora.

Ci sarà inoltre spazio per laboratori e spettacoli al confine tra arte e scienza. Tra questi, il 17 settembre alle 21.30 Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN, presenterà il monologo musicale illustrato “Dante e la Scienza moderna” in compagnia dell’attore Stefano Sabelli, delle illustrazioni di Luca Ralli e delle note al pianoforte di Claudio Mosca. Per il 18 alle 19.00, invece, è previsto lo spettacolo “Tacchini e raggi di luce – storie di incroci tra scienze e filosofia” di Gaia Contu, divulgatrice, youtuber e filosofa della scienza.

Partner del festival

Il “GravitasFest” è organizzato e promosso dalla sezione di Cagliari dell’INFN e realizzato con il sostegno e il patrocinio di INFN, Unica, il Dipartimento di Fisica e il Piano Lauree Scientifiche Unica e del Comune di Cagliari, in collaborazione con “Il Ghetto”, l’Associazione culturale IDeAS, l’Osservatorio Astronomico di Cagliari e la sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Maggiori informazioni

Sito web: https://dark.infn.it/gravitas/

Pagina Facebok Gravitas Fest: https://www.facebook.com/search/top?q=gravitasfest

Pagina Facebook INFN Cagliari: https://www.facebook.com/INFNCagliari

Contatti:

Matteo Tuveri, Università e INFN Cagliari: matteo.tuveri@ca.infn.it

Walter Bonivento, INFN Cagliari: walter.bonivento@ca.infn.it

Nasce la collaborazione Einstein Telescope

Ripreso da comunicato dell’Ufficio comunicazione INFN

La comunità che lavora al progetto ET Einstein Telescope per la realizzazione del futuro pionieristico osservatorio di onde gravitazionali europeo ha formalmente sancito la nascita della Collaborazione scientifica Einstein Telescope, nel corso del XII Simposio di ET che si è tenuto all’Accademia ungherese delle Scienze di Budapest, il 7 e 8 giugno.

“Il XII Simposio di Einstein Telescope che si è appena concluso rappresenta un passaggio cruciale nel percorso del progetto perché ha segnato la nascita della vera e propria Collaborazione scientifica ET”, ha commentato Michele Punturo, ricercatore dell’INFN che è stato fino ad ora alla guida della comunità di ET e adesso ricoprirà il ruolo di portavoce della collaborazione. “Eravamo una comunità scientifica, oggi siamo una collaborazione scientifica, ossia un sistema strutturato e organizzato che lavora seguendo regole condivise per il raggiungimento del comune obiettivo: la realizzazione di Einstein Telescope, una grande infrastruttura di ricerca europea che ci porterà al centro della scienza mondiale e ci consentirà di mantenere la leadership scientifica e tecnologica in questo promettente settore di ricerca della fisica fondamentale. Questo è dunque per tutti noi un momento di grande soddisfazione e motivazione”, conclude Punturo.

“Oggi è un momento storico per ET perché sancisce la nascita della Collaborazione scientifica di quello che sarà uno straordinario strumento di scienza e conoscenza: ET ci consentirà di risalire, attraverso le onde gravitazionali, fino alle prime strutture dell’universo”, ha spiegato Marica Branchesi, professoressa del GSSI e ricercatrice all’INFN, coordinatrice dell’Observational Science Board (OSB). “Nella Collaborazione abbiamo già un Observational Science Board con più di quattrocento persone che stanno lavorando su differenti temi scientifici, dalla fisica fondamentale alla fisica nucleare, dall’astrofisica alla fisica astroparticellare, alla cosmologia. ET sarà veramente rivoluzionario per la nostra comprensione dell’universo lungo la sua storia cosmica”, conclude Branchesi.

“Questi sono tempi entusiasmanti: le rilevazioni delle onde gravitazionali da parte di LIGO e Virgo hanno dato inizio a una rivoluzione scientifica, inaugurando l’era dell’astronomia gravitazionale e multimessaggera, che ha un futuro luminoso”, ha affermato il direttore dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo EGO, Stavros Katsanevas. “La rete Ligo-Virgo-Kagra sta attualmente migliorando la sua sensibilità verso una moltiplicazione degli eventi di onde gravitazionali rivelati di un ordine di grandezza e più, ed è incoraggiante che questo impegno possa proseguire con il rivelatore di terza generazione Einstein Telescope. ET sonderà l’universo delle onde gravitazionali fino all’alba della formazione di stelle e galassie e anche oltre. I team ingegneristici e scientifici di EGO, che stanno lavorando intensamente agli aggiornamenti di Virgo, sono molto felici di aver contribuito con la loro esperienza e continueranno a contribuire in futuro a questa entusiasmante avventura”, ha concluso il direttore di EGO.

L’evento ha visto la partecipazione, in presenza e da remoto, di 438 scienziati provenienti da 13 Paesi, che si sono confrontati sulle sfide tecnologiche che dovranno essere affrontate per arrivare alla costruzione della nuova grande infrastruttura di ricerca, e sui progressi scientifici e tecnici compiuti negli ultimi mesi da ciascun gruppo di lavoro di ET.

La Direzione del progetto, affidata all’olandese Jo van den Brand di Nikhef e all’italiano Fernando Ferroni del GSSI e dell’INFN, ha presentato la prospettiva delle istituzioni scientifiche che stanno sostenendo ET.

Sono stati inoltre presentati all’intera collaborazione il progetto INFRA-DEV Horizon EU, approvato per supportare la fase di preparazione dell’esperimento, e la proposta INFRA-TECH Horizon EU, recentemente presentata a Bruxelles per sostenere le attività di R&D. 

Durante il Simposio è stato costituito il Consiglio di Collaborazione di ET, presieduto dal tedesco Harald Lueck del Max Planck Institute e composto dai rappresentanti di ciascuno dei 79 gruppi di ricerca che fanno parte della collaborazione. Durante la prima riunione del Consiglio, la Collaborazione ha anche discusso il nuovo statuto di Einstein Telescope che regolerà il futuro dell’esperimento, e ha avviato le procedure per istituire i comitati necessari al funzionamento tecnico e organizzativo della collaborazione.

Con la nascita della Collaborazione ET, il simposio depone così una pietra miliare del lungo cammino di Einstein Telescope.

“Colori e immagini della scienza”: conclusa la tappa sarda del progetto Art&Science

Si è conclusa la prima edizione di Art&Science Across Italy in Sardegna. La mostra sarda ha visto la partecipazione di 24 studenti e studentesse delle classi quarta e quinta degli istituti “Dettori” di Tempio Pausania e “Asproni” di Nuoro. La mostra ha avuto luogo al Teatro Eliseo di Nuoro dal 15 al 26 febbraio 2022 e sono state esposte 8 opere.

La mostra di Art&Science Sardegna al TEN di Nuoro

Le opere esposte sono state le seguenti

  • Il DNA nell’arte” del gruppo “I Ramens” con Mara Pitzolu, Daniele Addis, Francesco Masu dell’Istituto “Dettori” di Tempio Pausania
  • Filo di luce” del gruppo “Le ecologiste” con Margherita Scanu, Valentina Mele dell’Istituto “Dettori” di Tempio Pausania
  • La flora di Avalon” del gruppo “Arcadia” con Gian Carlo Asara, Francesco di Giacomo, Daniele Cataldo dell’Istituto “Dettori” di Tempio Pausania
  • Il tempo di(sco)sto(rre)rto” del gruppo “Once upon an atom” con Giovanna Corraine, Margherita Pisanu, Giovanni Curreli dell’Istituto “Asproni” di Nuoro
  • Lampi di Umanità” del gruppo “Il terzo triumvirato” con Pietro Falconi, Alessandro Canu, Francesco Podda dell’Istituto “Asproni” di Nuoro
  • La bellezza nel cammino” del gruppo “The big eros theory” con Claudia Tuveri, Chiara Mazzette, Gabriele Mastia dell’Istituto “Asproni” di Nuoro
  • Uno sguardo oltre il visibile” del gruppo “Atomisti distratti” con Fabrizio Soddu, Lorenzo Bellavia, Luca Gostinicchi dell’Istituto “Asproni” di Nuoro
  • Guardare dentro l’anomalia (la foto(radio)grafia come sguardo oltre il visibile)” del gruppo “Science Watchers” con Miriam Mameli, Salvatore Meloni, Salvatore Mereu dell’Istituto “Asproni” di Nuoro

La giornata conclusiva della mostra ha ospitato anche l’evento di premiazione delle migliori 3 opere in concorso. Durante l’evento, tanta divulgazione scientifica con l’intervento teatrale di Alice Mulliri (dottoranda Università di Cagliari e INFN Cagliari) che ha raccontato la radioattività naturale nei panni di Marie Curie. C’è stato anche lo spazio per l’attualità e il connubio fra territorio e ricerca, in particolare fra territorio nuorese e Einstein Telescope, con gli interventi del direttore INFN Cagliari, Alberto Masoni, e il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, che hanno portato i loro saluti istituzionali al pubblico in sala.

Una giuria qualificata composta da Viviana Fanti (fisica, ricercatrice dell’Università di Cagliari e INFN Cagliari), Alessia Zurru (biologa, comunicatrice e divulgatrice scientifica, Associazione Laboratorio Scienza), Simona Campus (storica dell’arte, ricercatrice dell’Università di Cagliari), Marco Moledda (economista, operatore culturale e direttore presso Teatro Eliseo Nuoro) e Mariantonietta Piga (giornalista) ha decretato le 3 migliori opere sarde che andranno alla mostra nazionale presso il Museo Archeologico di Napoli:

  • 1° posto: Guardare dentro l’anomalia (la foto(radio)grafia come sguardo oltre il visibile)
  • 2° posto: Lampi di Umanità
  • 3° posto: Il DNA nell’arte
  • menzione speciale: La flora di Avalon

A Cagliari studentesse e studenti delle superiori alle prese con i dati del CERN

Dal comunicato stampa INFN del 23 febbraio 2022

Sono circa 80 le studentesse e gli studenti delle scuole superiori sarde che il 24 e 25 febbraio e il 31 marzo potranno fare esperienza diretta di come funzionano le ricerche del CERN grazie all’iniziativa internazionale Masterclass, coordinata in Italia dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e realizzata in collaborazione con l’Università di Cagliari. Le ragazze e i ragazzi, contemporaneamente ai loro coetanei in altri paesi del mondo, saranno accompagnati in un viaggio alla scoperta delle proprietà delle particelle, esplorando i segreti di LHC (Large Hadron Collider) del CERN di Ginevra, l’acceleratore di particelle di 27 km a 100 metri di profondità sottoterra dove le particelle si scontrano quasi alla velocità della luce e nel luglio 2012 è stato scoperto l’ormai celebre bosone di Higgs.

Quest’anno, a causa della pandemia di Covid-19, le masterclass del 24 e 25 febbraio si svolgeranno online, ma il programma prevede sempre lezioni e seminari sugli argomenti fondamentali della fisica delle alte energie, seguite da esercitazioni al computer su uno degli esperimenti dell’acceleratore di particelle LHC. In particolare, le ragazze e i ragazzi della Sardegna analizzeranno i dati provenienti dagli esperimenti LHCb il 24 e 25 febbraio e ALICE il 31 marzo.
Alla fine di ogni giornata, proprio come in una vera collaborazione di ricerca internazionale, ci sarà un collegamento in videoconferenza tra i giovani partecipanti alle Masterclass di tutto il mondo per discutere insieme i risultati emersi dalle esercitazioni.

L’iniziativa, giunta alla 18° edizione, fa parte delle Masterclassinternazionali organizzate da IPPOG (International Particle Physics Outreach Group) e, in Italia, dall’INFN. Le Masterclass si svolgono contemporaneamente in 60 diversi paesi, coinvolgono oltre 200 tra i più prestigiosi enti di ricerca e università del mondo e più di 13.000 studenti delle scuole secondarie di II grado. Per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare quest’anno sono presenti le sezioni di Bari, Bologna, Cagliari, Cosenza, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Milano Bicocca, Milano, Napoli, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Pisa, Sapienza Università di Roma, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Salerno, Torino, Trieste, Trento e Udine, e i Laboratori Nazionali di Frascati (LNF).

Contatti locali: Dipartimento di Fisica dell’Università, Cittadella Universitaria di Monserrato, 09042 Monserrato (Cagliari), prof. Biagio Saitta, Alessandro Cardini, Francesca Dordei, Corrado Cicalo’, Ester Casula.

Informazioni sulle Masterclass:

Per informazioni sulle Masterclass nazionali:

Ufficio Comunicazione INFN, Cecilia Collà Ruvolo, cecilia.collaruvolo@lnf.infn.it

“Colori e immagini della scienza”: a Nuoro la mostra di Art&Science Across Italy

Da 15 al 26 febbraio al Teatro Eliseo l’esposizione delle opere di ventiquattro studentesse e studenti della Sardegna

Da domani, martedì 15 febbraio, alle 17:30, al Teatro Eliseo – via Roma, n. 73, Nuoro – e fino al 26 febbraio, si apre al pubblico la mostra “Colori e immagini della Scienza”. La mostra, organizzata dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) in collaborazione con dipartimento di Fisica e progetto Piano lauree scientifiche di Fisica dell’Università di Cagliari, Sardegna Teatro, Comune di Nuoro e Europe Direct Nuoro, fa parte di un ciclo di dodici mostre che si tengono in questi mesi in altrettante città italiane. Un percorso che fa parte dell’edizione 2020/22 del progetto per le scuole Art&Science Across Italy. Organizzato dall’Infn con il Cern di Ginevra, il progetto punta ad avvicinare ragazze e ragazzi al mondo della scienza utilizzando il linguaggio dell’arte.

Dai licei di Nuoro e Tempio, al Teatro Eliseo e al Mann di Napoli. La mostra raccoglie otto opere realizzate da ventiquattro studentesse e studenti, dei licei “Giorgio Asproni” di Nuoro e “Giovanni Maria Dettori” di Tempio Pausania, istituti che dal 2020 partecipano alla terza edizione di Art&Science. Le opere sono ispirate da un argomento scientifico, che spazia tra varie discipline, dalla fisica alla geologia. E sono state realizzate dopo una serie di seminari e incontri con ricercatori e ricercatrici che si sono svolti online nel 2021. Le opere più significative saranno premiate il 26 febbraio prossimo nel corso di un evento che si terrà dalle 17:30 alle 19 al Teatro Eliseo, struttura gestita da Sardegna Teatro. Le opere premiate comporranno la mostra e la competizione nazionale che si terrà al Mann (Museo archeologico nazionale di Napoli) dal 13 al 27 maggio. Gli autori e le autrici delle opere più significative nell’evento nazionale saranno ospiti al Cern per un master sul rapporto tra arte e scienza che si svolgerà il prossimo settembre.

Art&Science Across Italy, uno squarcio di straordinaria vitalità. All’edizione 2020-2022 di Art&Science Across Italy partecipano più di 5.600 studenti provenienti da quaranta scuole di dieci regioni. Il progetto è stato coordinato da ricercatori e ricercatrici delle sezioni Infn e degli atenei locali. Le studentesse e gli studenti hanno realizzato un totale di circa mille opere che saranno esposte in dodici mostre nelle città che partecipano al progetto. Il progetto si rivolge a studenti e studentesse delle classi III e IV delle scuole superiori con l’obiettivo di coinvolgerli nel mondo della ricerca scientifica, coniugando i linguaggi della scienza con quelli dell’arte e andando incontro a diverse attitudini e interessi individuali. Dalla prima edizione a oggi il progetto ha coinvolto oltre diecimila studenti italiani provenienti da dodici regioni. Il progetto prevede tre fasi. La prima è una fase formativa in cui sono organizzati seminari, workshop e visite a musei e laboratori. La seconda fase prevede la realizzazione da parte di studenti e studentesse di opere artistiche ispirate agli argomenti scientifici trattati nelle lezioni. Infine, le opere realizzate vengono esposte e premiate in mostre regionali e le più significative sono raccolte nella mostra nazionale, evento conclusivo di ciascuna edizione. I venti vincitori della competizione nazionale sono infine invitati a partecipare a un master sul rapporto tra arte e scienza nei laboratori dell’Infn o al Cern.

Informazioni e comunicazione. La mostra è visitabile il martedì (10-13), il mercoledì, giovedì e venerdì (17-19), sabato e domenica da un’ora prima a una dopo le proiezioni. L’ingresso è libero. Per essere aggiornati sulle mostre Art&Science Across Italy https://www.facebook.com/artandscienceacrossitaly; Responsabili progetto, Infn – Sezione di Cagliari Matteo Tuveri, matteo.tuveri@ca.infn.it, e Viviana Fanti, viviana.fanti@ca.infn.it; Cecilia Collà Ruvolo – Ufficio comunicazione Infn, cecilia.collaruvolo@lnf.infn.it – 346 3338917

Una nuova luce sulla materia oscura

Il 2022 inizia con un nuovo importante risultato nella ricerca della materia oscura, ottenuto da una collaborazione internazionale presso l’esperimento DEAP-3600, situato allo SNOLAB, in Canada, e che ha visto tra i suoi protagonisti anche l’assegnista di ricerca dell’Università di Cagliari e INFN Cagliari Michela Lai.

Ricostruzione del “bullet cluster”, lo scontro tra ammassi di galassie da cui si evince la presenza della materia oscura. In rosa la luce emessa dalla materia, in blu, l’effetto gravitazionale della materia (ordinaria più oscura)

La materia oscura è una forma di materia che, si ipotizza, costituisca più di tre quarti di tutta la materia dell’Universo. Non è visibile a occhio nudo e con nessun telescopio o antenna, ma, avendo una massa, esercita la sua attrazione gravitazionale su gas e polveri che osserviamo nelle galassie, determinandone la struttura e i moti. Non possiamo vedere le particelle di materia oscura (perché non emettono luce), ma sembra che queste, sotto opportune condizioni, ci possano fornire una prova della loro esistenza. Infatti, l’urto della materia oscura contro atomi pesanti di elementi nobili come l’argon, produce un segnale luminoso unico, caratteristico, ma estremamente flebile che solo con rivelatori ultrasensibili possiamo misurare. Questo è proprio il caso del rivelatore DEAP-3600.

L’esperimento SnoLab situato in Canada

L’esperimento canadese è situato a 2 km sotto la superficie terrestre e contiene al suo interno un grande pentolone con 3,3 tonnellate di argon liquido ad una temperatura di circa -180° Celsius. È il più voluminoso rivelatore di materia oscura attualmente in azione al mondo.  Grazie al lavoro di più di 100 scienziati sparsi in 25 istituti di ricerca, i suoi dati hanno permesso negli ultimi anni di escludere diversi possibili tipi o “modelli” di materia oscura, specialmente quelli che prevedevano l’esistenza di particelle oscure leggerissime, di massa pari a circa quella di 100 atomi di idrogeno.

Le misure sperimentali e un’innovativa analisi dei dati ottenuti hanno condotto la collaborazione scientifica di DEAP-3600 alla ricerca di particelle di materia oscura con una massa molto grandi, pari a 22 mg, circa il peso di un granello di sabbia: si tratta della più grande massa mai ipotizzata per una particella elementare. Dopo circa tre anni di presa dati, l’analisi accurata dei risultati sperimentali condotta grazie al contributo dell’assegnista di ricerca dell’Università di Cagliari Michela Lai ha portato ad escludere anche questo “profilo” di materia oscura che fino ad oggi nessuno era riuscito a investigare.

L’esperimento DEAP-3600

L’analisi è stata il risultato di una collaborazione affiatata tra tutti i partner. Nello specifico, ha visto principalmente coinvolte l’Università di Carleton (Ottawa, Canada), il centro di ricerca canadese TRIUMF, l’Università di Cagliari e l’INFN Cagliari. Qui in particolare hanno giocato un ruolo fondamentale Michela Lai e Shawn Westerdale, già assegnista di ricerca presso l’INFN, sotto la supervisione del Dr. Walter Bonivento, leader dei gruppi DarkSide e DEAP a Cagliari.

La ricerca ha occupato la ricercatrice Lai per buona parte del suo dottorato di ricerca, svolto tra l’Università di Parigi Diderot e l’Università degli Studi di Cagliari e finanziato dall’INFN Cagliari e si è concluso nel 2021 con la pubblicazione dell’analisi dati raccolti dall’esperimento DEAP in una delle più autorevoli riviste nel settore, Physical Review Letters (PRL).

“Effettuare questa analisi” – ci racconta Michela – “vederla nascere, portarla avanti durante il dottorato, e infine vederne riconosciuto il valore con la sua pubblicazione su PRL è stata una meravigliosa soddisfazione. Mi ha ricordato perché amo la ricerca, e perché continuerò a farla, ovunque mi porti. Il nostro è stato un lavoro di squadra, una squadra affiatata e appassionata. Una squadra internazionale ed eterogenea, tra dottorandi, ricercatori, teorici e sperimentali e, forse, proprio per questo, straordinariamente funzionale.”

Michela Lai, assegnista di ricerca dell’Università di Cagliari e INFN Cagliari, autrice della ricerca sulla materia oscura

La ricerca pone le basi degli sviluppi futuri nella ricerca della materia oscura condotti attraverso la colonna di distillazione dell’argon denominata ARIA. La colonna di distillazione è installata in Sardegna, presso la miniera di Seruci, e la sua realizzazione sarà funzionale ai futuri studi presso i laboratori nazionali del Gran Sasso all’interno della collaborazione Darkside-20k che vede la collaborazione internazionale tra la sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Università di Cagliari, la Regione Sardegna, la Carbosulcis, la Princeton University, il CERN, l’Università di Sassari, il Politecnico di Milano, il Fermi National Laboratory, l’ENEA, l’Istituto ITIM di Cluj Napoca (Romania) e altri numerosi istituti ed università.