Il progetto EEE (Extreme Energy Events), ideato e diretto dal professor Antonino Zichichi, ha come scopo scientifico lo studio dei raggi cosmici primari di energie estremamente alte che arrivano sulla Terra attraverso la rivelazione simultanea di muoni sui rivelatori attivi.
Al progetto partecipano diversi enti di altissimo livello quali l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il CERN di Ginevra, il Museo storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche “Enrico Fermi” di Roma, la Fondazione e centro di cultura scientifica “Ettore Majorana” di Erice, oltre al Ministero della Pubblica Istruzione.
Per la rivelazione dei raggi cosmici il progetto prevede l’utilizzo di apparati (”telescopi” a camere MRPC) distribuiti su tutto il territorio nazionale. La maggior parte dei rivelatori sono installati in scuole superiori e gestiti con la collaborazione degli studenti.
Il gruppo 3 della Sezione di Cagliari dell’INFN è coinvolto dal 2006 nel progetto EEE, ed è l’occasione per coinvolgere gli studenti degli isitituti superiori in un vero e proprio esperimento di fisica delle particelle, dalla fase di assemblaggio dei rivelatori, a quella di istallazione, raccolta dati, analisi.
I rivelatori impiegati sono MRPC (Multigap Resistive Plate Chambers), del tutto simili a quelli impiegati per il sistema di misura del tempo di volo (TOF) dell’esperimento ALICE.
A Cagliari le scuole coinvolte nel progetto sono i licei scientifici Alberti, Michelangelo e Pacinotti. A partire dal mese di aprile 2008 sono stati istallati i rivelatori del Pacinotti e del Michelangelo ed assemblato il rivelatore per l’Alberti.
Nell’Aprile del 2009 i due primi rivelatori hanno cominciato a prendere dati regolarmente.
Gli studenti hanno partecipato insieme ai loro docenti, ed ai ricercatori e tecnici INFN alle fasi di assemblaggio di uno dei telescopi nel mese di Marzo 2009 (foto).
La sezione, e il gruppo 3 in particolare, ha il ruolo di coordinamento locale del progetto, partecipa alle varie fasi e guida docenti e studenti nelle diverse attività. Ha inoltre un ruolo decisivo nelle attività di analisi dati.
Lo scorso maggio a Cagliari – nell’ambito della manifestazione “Lab boat 2018” (http://www.labboat.it) organizzata dal CRS4, centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna, in collaborazione con le università sarde, l’INFN e l’INAF, ha dato il suo contributo anche il Centro Fermi, che ha messo a disposizione nella tappa Carloforte – Cagliari due piccoli rivelatori per raggi cosmici (Cosmic Box) dell’esperimento EEE.
Corrado Cicalò (Centro Fermi e INFN Cagliari) e Stefano Boi laureando in fisica dell’Università di Cagliari, associato al Centro Fermi, hanno illustrato a bordo del veliero, prima in porto e poi in navigazione, le finalità del progetto Extreme Energy Events, la scoperta dei raggi cosmici e le problematiche ancora aperte. Dopo aver descritto i principi di base del funzionamento dei rivelatori sono state effettuate alcune misure, anche in navigazione, sul flusso di muoni.
Queste misure sono solo una anticipazione di quelle più sofisticate che verranno effettuate a bordo del veliero Nanuq, la prossima estate nei mari del nord, nell’ambito della missione Polar Quest (http://www.polarquest2018.org). Nella fase a terra, i ragazzi coinvolti in questa tappa sono stati più di cento provenienti da scuole medie e superiori di Carloforte e Sant’Antioco. Successivamente sono saliti a bordo con il comandante Filippo Mennuni, sette studenti selezionati da alcune scuole superiori della zona, oltre al responsabile dell’organizzazione di “Lab boat 2018” Andrea Mameli e al presidente del CRS4 Annalisa Bonfiglio. Il veliero ha fatto rotta verso Cagliari, per concludere la sua rotta con un indiscusso successo e il desiderio di ripetere l’esperienza.
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