Si è conclusa venerdì 14 settembre la prima edizione della RadioLab Summer School, che quest’anno è stata ospitata presso il Rifugio Zamboni-Zappa di Macugnaga, ai piedi della parete Est del Monte Rosa. Un “rifugio scientifico” in cui venti studenti provenienti da dieci regioni italiane hanno approfondito, in una settimana di full immersion, i temi della radioattività naturale, collegandola alle sue origini geologiche e ai suoi effetti biologici sugli esseri viventi, oltre che alle varie tecniche di misura e all’analisi dei dati.
I ragazzi, molto motivati e selezionati fra gli studenti che nello scorso anno scolastico hanno aderito alle attività di RadioLab in dieci sezioni INFN, hanno partecipato con entusiasmo, insieme ai loro insegnanti, alle attività sperimentali organizzate in un eccezionale laboratorio a cielo aperto a quota 2000 metri.
La Summer School, organizzata con grande impegno da Flavia Groppi della sezione di Milano, è una delle azioni realizzate nell’ambito del progetto RadioLab (coordinato da Josette Immè della sezione di Catania e da Mariagabriella Pugliese della sezione di Napoli) finanziato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che partecipa con undici Sezioni da tutta Italia.
RadioLab vede Ricercatori INFN e Professori Universitari impegnati nella divulgazione della cultura scientifica con particolare attenzione alla Fisica Nucleare attraverso il coinvolgimento degli studenti delle Scuole Medie Superiori nella misurazione della radioattività naturale e in particolare del gas radioattivo naturale radon-222. Questo progetto, nato una quindicina di anni fa dalla constatazione di una ignoranza diffusa, e conseguente paura, della gente sul tema della radioattività, affronta questo tema e lo rende più accessibile al pubblico attraverso il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori. Sono questi che vengono iniziati sul tema delle radiazioni ionizzanti e che poi vengono coinvolti in un’attività sperimentale di misurazione della radioattività naturale. Mediante un approccio prettamente sperimentale si fa capire loro come la radioattività naturale è una componente e una parte imprescindibile e ineliminabile dell’ambiente in cui viviamo. Con questo progetto i ragazzi (circa un migliaio l’anno) comprendono come le radiazioni ionizzanti fanno parte della nostra vita quotidiana, che le sorgenti di radioattività si trovano nel suolo, nell’acqua, nell’aria che respiriamo e quali sono gli effetti di questa esposizione sulla salute dell’uomo. Attraverso RadioLab si è tentato inoltre di proporre una nuova modalità di insegnamento per i docenti di fisica delle scuole superiori che permetta di sviluppare negli studenti un interesse per le materie scientifiche, con particolare attenzione alle applicazioni della Fisica nucleare sia di tipo ambientale sia medico, nella diagnostica e radioterapia come contributo alla diagnosi e cura di importanti malattie. Attraverso RadioLab gli insegnanti vengono quindi opportunamente e correttamente formati su tali tematiche.
Durante i cinque giorni trascorsi a Macugnaga i 20 studenti, hanno avuto modo, sotto la guida dei docenti universitari/ricercatori INFN e anche di Paolo Randaccio della sezione di Cagliari, uno dei pionieri di questa attività, di ampliare le loro conoscenze su metodi di misura della radioattività, diversi da quelli utilizzati durante il progetto presso la propria scuola, avere incontri con esperti di geologia per approfondire le origini della radioattività naturale, conoscere i risultati delle misure di radioattività condotte nelle zone di Milano e Macugnaga in relazione all’evento di Fukushima, oltre a legami con la letteratura italiana con testi scritti da Primo Levi, Fenoglio, Cognetti riguardanti la montagna. La settimana a Macugnaga è stata per i ragazzi, coinvolti in attività con una forte connotazione sperimentale e spesso condotte sul campo, un’occasione in cui hanno condiviso fra loro i risultati ottenuti e le esperienze realizzate presso le rispettive scuole, i primi dati dell’indagine nazionale sulla percezione del rischio radon, così come i dati acquisiti in campo durante la settimana. Anche per gli insegnanti che hanno accompagnato gli studenti la Summer School è stata un’occasione di formazione, di riflessione sui temi trattati e su come declinarli nei loro programmi scolastici, con la possibilità di implementare presso la propria scuola quanto hanno sperimentato durante la RadioLab Summer School, di cui hanno particolarmente apprezzato la componente interdisciplinare e il legame con il territorio. Per loro è stata un’esperienza formativa importante, sicuramente da replicare con cadenza annuale.